Maroni ce l’ha fatta: ecco la sua giunta. Da Varese un solo assessore
Una giunta a bassa densità varesina, quella formata dal presidente leghista Roberto Maroni. Certo lui è varesino, ma accanto a lui, di varesini, ci sarà soltanto Maria Cristina Cantù, ex assessore nella giunta Fumagalli ed ex direttore generale dell’azienda ospedaliera Sant’Antonio Abate di Gallarate (ora è alla direzione dell’Asl di Monza). Per lei l’assessorato regionale alla famiglia, solidarietà sociale e volontariato.
Si sono dunque confermate le esclusioni dei leghisti Francesca Brianza e Dario Galli, presidente della Provincia di Varese, che però potrebbe tornare in scena come sottosegretario.
Nella prima giunta regionale dell’era post-Formigoni ci sono quattordici assessori, sette uomini e sette donne, una giunta divisa a metà tra Pdl e Lega Nord. La vicepresidenza è stata affidata al coordinatore lombardo del Pdl Mario Mantovani, che è anche un super-assessore, avendo ottenuto la delega più “pesante”, la sanità.
Il Pdl porta a casa anche l’assessorato alle Infrastrutture, che va a Maurizio Del Tenno. Al partito berlusconiano vanmno anche gli assessorati al Lavoro (Valentina Aprea), alle Attività produttive (Mario Melazzini), alla Casa (Paola Bulbarelli), al Territorio (Viviana Beccalossi) e al Commercio (Alberto Cavalli).
Per il Carroccio, invece, ci sono gli assessorati al Bilancio (Massimo Garavaglia), alla Famiglia (come si è detto la varesina Maria Cristina Cantù), allo Sport (Antonio Rossi), all’Agricoltura (Gianni Fava), all’Ambiente (Claudia Terzi), alla Cultura (Cristina Cappellini) e alla Sicurezza (Simona Bordonali).
Maroni ha anche annunciato che il nuovo segretario generale del Pirellone sarà l’ex vicepresidente Andrea Gibelli e che nei prossimi giorni saranno nominati anche i sottosegretari alla presidenza.